Stavamo recuperando delle pietre per realizzare dei gradini tra un dislivello, quando, sollevandone una, sotto c'era questo bell'esemplare di Chalcides ocellatus.
Chalcides ocellatus
Una rarità, perché di solito lo vediamo in bocca ai gatti, che (tentandone il salvataggio) non mollano la presa neanche se minacciati con la scopa.
Chalcides ocellatus
Il Gongilo, o Tirigulo in sassarese, era troppo vicino ai gradini in fase di costruzione, così gli abbiamo preparato una piccola tana sotto alcune rocce un po' più in là, inaccessibile ai gatti (così si spera), e l'abbiamo trasferito. Sarà di suo gusto la nuova sistemazione?
Con l'intento di preservare la presenza degli uccelli nonostante i gatti, oltre quello di dargli un aiuto nei periodi di magra, abbiamo appeso ai rami delle palline di becchime acquistato al supermercato. Una volta finite, abbiamo pensato di farle da noi: margarina, arachidi, biscotti secchi, uva passa e semi misti. Ho fatto dei sacchettini all'uncinetto e li abbiamo appesi alla quercia.
Sylvia atricapilla ( Capinera )
La novità attira sempre gli uccelletti, ma, sebbene non li abbiano proprio disdegnati, i sacchettini non sono stati molto apprezzati, per via del filato troppo grosso.
Parus caeruleus ( Cinciarella )
Così, recuperate delle vecchie retine, gli abbiamo fatto i sacchetti preferiti. Cinciallegra & Co. hanno subito approvato.
Nelle scatole degli avanzi di filato ho trovato delle bobine di organzino di rayon dai colori brillanti, e mi è sembrata una buona idea utilizzarlo per i dreamcatchers. Ne ho realizzato uno verde, ma la difficoltà di utilizzo del filato è stata tale che il resto delle bobine finiranno nuovamente nel dimenticatoio.
E' stato divertente, invece, realizzare la girandola multicolore. Con l'aggiunta di nappine, nastri, piume e sonaglini (o qualunque altro pendente), può diventare un dreamcatcher per ...... coloratissimi sogni.
Un po' per smaltire il pranzo, un po' perché vorrei riprendere le attività ferme da anni, ieri ci siamo fatti una breve passeggiata nei dintorni della nostra campagna. Speravo di riuscire a catturare le immagini di qualche uccello, anche se non è semplice senza appostamenti e senza cammuffamenti. In bilancio: due Pettirossi,
uno Zigolo nero, una coppia di Passera sarda, un gruppo di Cardellini al bagno,
un Verdone, mezza Ghiandaia e una Cornacchia di vedetta sulle rocce calcaree.
Un tempo, lo Zigolo era un frequentatore abituale della nostra campagna. Poi, vennero i gatti........
Il fiero Pettirosso ( Erithacus rubecola )
Piccolini e timidoni, i passeri si tenevano a debita distanza.
Passer hispaniolensis (maschio di Passera sarda)
Una coppia di Passer hispaniolensis (Passera sards)
I Cardellini erano troppo toghi, e gli ho fatto un video
che, purtroppo, senza un supporto stabile, è venuto mosso. Ho cercato di
aggiustarlo un po’, e il risultato, ebbene, è un simpatico ricordo.
Zampette in ammollo per il Cardellino (Carduelis carduelis)
Anche un bel Verdone ha fatto capolino tra i rami.
Chloris chloris (Verdone)
Un buon bottino, direi soddisfacente, anche se la Ghiandaia
poteva usarmi la cortesia di farsi fotografare, invece di starsene a curiosare
dietro ai rami. Vabbè, consoliamoci con una bella fioritura di Lobularia.
Tre
anni fa ho sospeso il blog per ragioni molto personali e da quella volta sono
successi molti fatti, alcuni da ricordare con piacere, altri, come una spina
nel fianco. Uno dei fastidi è senz’altro il gattone rosso e bianco immortalato
nelle immagini, apparso per la prima volta proprio tre anni fa. Non si sa se
sia accasato nei dintorni, ma la stazza fa pensare che abbia disponibilità di cibo
quotidianamente. Il suo problema è l’aggressività, a differenza dei gatti che
vivono nel nostro terreno, i quali convivono pacificamente eccetto quanche
breve scaramuccia, utile a mantenere il proprio posto nella gerarchia. Stanca di
chiamarlo “il gatto rosso” gli ho dato
nome Ruggero.
A volte se ne sta tranquillo sotto i corbezzoli, tanto pare
aver capito che le risse non sono ammesse nel nostro territorio. Invece basta un
nonnulla per accendere la miccia, come, per esempio, il passaggio di Cino. Scoppia
la rissa, io prendo la scopa, finché, mollata la presa, scappa via come una
saetta. Mi chiedo se Ruggero si senta un gatto Alfa, ma qua ce n’è già uno,
Gustavo, e quando si scontrano, le ferite d’ambo le parti non si contano. Oppure
se sia gelosia nei confronti dei gatti che vivono da noi perché hanno cucce e
croccantini, e la sua aggressività sia conseguenza delle bastonate prese dai
suoi padroni.
Uno dei tre Erinaceus europaeus sopreso durante la cena
Dopo che l'estate scorsa, questo in foto e altri due ricci, ci hanno letteralmente traforato la campagna in cerca di ari (Arisarum italicum), dall'autunno si sono accasati vicino a noi e ogni sera vengono a reclamare il loro piatto di pasta o di croccantini.
Visti sul web a vari link, senza schema, ma abbastanza facili da riprodurre. Colori e decori a piacere.
Eccetto il gattino bianco, gli altri sono stati donati ad un'associazione per una vendita benefica. Spero che chi li ha acquistati sia stato di manica larga .....