martedì 27 agosto 2013

Mantispa styriaca. Deposizione delle uova

© Mantispa styriaca deposizione uova - www.baducanu.eu

© Mantispa styriaca deposizione uova - Franco Faà - www.baducanu.eu

Le Mantispe, piccoli e graziosi Neurotteri dalle zampe raptatorie come le Mantidi, in questi giorni stanno deponendo le uova, e come posto privilegiato hanno scelto... il muro ancora grezzo della casa.
Nell'angolo tra il tetto e i muri, riparate dalla pioggia, una decina almeno di questi piccoli animaletti hanno rilasciato le uova, minuscoli granellini simili a macchie giallastre.

Con tutta la campagna a loro disposizione, proprio sul muro di casa dovevano andare!!! Posso ipotizzare che sia la granulosità del supporto ad averle attirate, per far aderire meglio le uova.
Solo che, se avevamo in mente di intonacare, come si fa? Bisognerebbe fargli capire che, per il futuro, debbono accasarsi altrove.

lunedì 26 agosto 2013

Pappagalli a Palermo?

Acchiappasogni - © www.baducanu.eu
L'Acchiappasogni con le penne di pappagallo.

Ecco un simpatico Acchiappasogni da fare in oziose giornate estive. Questo è stato abbellito con penne di pappagallo.
In gita a Palermo, bellissima città con tantissimi monumenti da visitare, era quasi obbligatoria una capatina all'Orto botanico, uno dei più importanti d'Italia.
Bellissime e interessanti le piante, ma... a terra c'era qualcosa di più interessante ancora. Delle penne giallo-verdi sconosciute. Si era ipotizzato fossero di pappagalli, dato anche il verso degli uccelli che si intravvedevano sugli alberi, troppo in alto per poterli distinguere bene. Chiesto lumi alla biglietteria, confermarono trattavasi di pappagalli.
Tornata in quel di Sassari, un giro su internet mi ha portato ad un articolo di www.repubblica.it, in cui si spiega la presenza di questi uccelli. Una nuova specie aliena da annoverare tra la fauna italiana, dato che l'articolo è del 2001, ormai 12 anni fa.
Finora non ne avevo sentito parlare, ma fra pitoni, serpenti a sonagli, gamberi e tantissimi altri animali esotici "sfuggiti" ai proprietari, non mi meraviglia più di tanto. I pappagallini sono pure graziosi, e mi  hanno regalato delle belle penne per acchiappare sogni tranquilli.

martedì 13 agosto 2013

Eryngium e Gasteruption hastator

Agosto, in Sardegna, è il mese dell’arsura, dell’erba secca, degli incendi. In questo periodo le campagne si tingono di giallo, di rosso, di marrone, colori che in altri posti sono associati all’autunno.

Silybum marianum seed - © www.baducanu.eu

Carduus marianus seed - © www.baducanu.eu
Nelle due immagini, semi di Carduus marianus (Silybum marianum) pronti a volare via.


Molte piante, ormai secche, disperdono nel vento i loro semi piumosi. Nell’immagine in alto, un seme di Carduus marianus pronto a volare via. Questa ingegnosa tecnica di disseminazione naturale è chiamata anemocoria: i semi, dotati di filamenti piumosi, sfruttano il vento per arrivare anche molto lontano dalla madre pianta, per colonizzare il territorio o per trovare posti migliori più adatti alla loro crescita.
Quante volte, da piccola (ma anche da grande, lo ammetto), mi divertivo a soffiare via i semi del Tarassaco, simili a minuscoli elicotteri...




In questo stesso periodo si può osservare la comparsa di imenotteri davvero singolari, come i Chrysididae e i Gasteruptiidae. Per loro, Madre Natura ha riservato la fioritura di piante estive come il Dipsacus, la Carlina corymbosa, e l’Eryngium.

giovedì 8 agosto 2013

Sardegna, Terra bruciata

Ploaghe 2009 - Franco Faà
Ploaghe, 23 luglio 2009


Incendio a Bunnari - Franco Faà - www.baducanu.eu
Incendio a Bunnari, 18 luglio 2010
Nel 2009, percorrendo in auto la strada da Ploaghe a Sassari, finimmo nel mezzo di un incendio. Un’esperienza che mai vorrei ripetere.

Così come non serve inserire le dita nella presa elettrica per sapere che si prende la scossa, fin da piccoli sappiamo che il fuoco brucia e distrugge e non serve fare la prova.

Brucia tutto ciò che trova sul proprio cammino, siano rovi, alberi, case, pascoli, giardini, frutteti. Con tutto ciò che quei terreni ospitavano, siano animali che uomini.
Ogni anno, da giugno a fine settembre, alla Sardegna tocca la stessa sorte: bruciare migliaia di ettari di territorio.
Incendio sulla Sassari - Osilo, 2011 - Franco Faà
Fuoco sulla Sassari Osilo, 18 luglio 2011
Ogni anno sui quotidiani online si possono leggere commenti sdegnati per tale fenomeno.
Una pantomima.
Una farsa, se non fosse tanto tragica.

Una farsa perché nulla viene fatto per far smettere questa pratica tanto incivile quanto ignobile. Nulla, al di là di qualche manifestino che invita alla prudenza e a chiamare i vigili del fuoco quando avvistato un principio d’incendio.


incendi in sardegna - www.unionesarda.it
Incendi in Sardegna - www.unionesarda.it
Abbiamo assistito anche al balletto tra la Regione Sardegna e il Governo centrale dello Stato Italiano per la dotazione di un Canadair, che, a causa della Spending review, non potevano più fornire.
Poi il balletto sulla dislocazione della “flotta” aera: Cagliari o Cagliari – Olbia? O a Nord o a Sud dell’Isola. Non mi è dato sapere perché non al centro. Eppure a Oristano esiste un aeroporto, costato carissimo ai cittadini e mai utilizzato.
Una farsa tragica.
Che accende lo sdegno generale solo quando ci sono morti tra gli umani e gli animali nobili, come i cavalli e quelli d’allevamento (fonte di reddito), ovviamente se in gran numero.


La farsa tragica del Sud dell’Italia, in compagnia della Grecia, con cui ha in comune una politica corrotta.
Incendi in Sardegna - www.unionesarda.it
Incendi in Sardegna, Ittiri - www.unionesarda.it
In Italia siamo arrivati ad un punto drammatico per il governo e l’economia, con riflessi in tutti gli ambienti, sanitario, scolastico, sociale. Una politica sempre più corrotta e corruttibile, incapace di governare un Paese che vorrebbe essere moderno e civile mentre dà tutt’altra visione al resto del mondo. Quando le cifre della disoccupazione salgono vertiginosamente, il governo dovrebbe prendere drastiche misure, come farebbe un buon padre di famiglia, tagliando subito il superfluo. Il quotidiano invece ogni giorno ci porta notizie di soldi, soldi, tantissimi soldi sperperati dalla classe politica per tangenti o cose che si potevano rimandare a tempi migliori e altre talmente ignobili come gli ormai famosi F35. Necessari alla Difesa (al di là di tutte le mazzette distribuite). Mi chiedo, quale difesa? Ci debbono difendere da un improbabile attacco dei comunisti/fascisti? Dei coreani/afghani? Degli alieni? Perché noi del Sud, noi della Sardegna, ogni anno vorremmo essere difesi dagli incendi, e ogni anno la nostra Terra brucia, inesorabilmente.


Incendi in Sardegna - www.unionesarda.it
Incendi in Sardegna - www.unionesarda.it
Ogni anno ci dobbiamo pure sorbire la pantomima degli amministratori locali che rigettano le accuse di malgoverno riversando sui cittadini inadempienti le colpe. Loro l’ordinanza di tagliare le sterpaglie le emettono, colpa nostra se non adempiamo.

Vorrei tanto lo dicessero personalmente a quelli che hanno perso la casa, bruciata dal fuoco. Casa che non era immersa nella sterpaglia, ma attorniata da qualche bella quercia per un po’ d’ombra. Forse non vogliono dirlo per non spaventare ulteriormente i beoti cittadini, che l’incendio, quando il vento di scirocco o di maestrale è forte, passa sugli alberi saltando di chioma in chioma. E sotto l’erba può essere tagliata oppure no.
Non ho nemmeno mai avuto notizie più che certe e fondate sull’autocombustione. L’incendio può essere doloso o meno, appiccato per distrazione o tragica fatalità, utilizzando attrezzi che provocano scintille, fornelli da campeggio, o per la caduta dei pali della luce. Ma mai per autocombustione. Con questo non nego l’utilità delle strisce tagliafuoco, anzi. Ma sono proponibili per un villino di campagna? Se attorno al mio ipotetico villino debbo fare tabula rasa per cento metri attorno, tanto vale starsene in appartamento in città.


Incendi in Sardegna - www.unionesarda.it
Incendi in Sardegna - www.unionesarda.it
Ma bisogna essere propositivi, e non soffermarsi a compiangersi.
Le idee non mancano, è la possibilità di attuarle, che manca.

La repressione. Abbiamo un esercito di militari che vengono impiegati ogni tanto per missioni di “pace” all’estero. Noi abbiamo da proporgli missioni di “guerra” a casa nostra. Senza nemmeno perdere tempo a riciclarli in un più civile e moderno ruolo di Protezione Civile, potrebbero appunto essere impiegati nella vigilanza del territorio.
Purtroppo non si può fare, per troppi ostacoli burocratici e perché la gente non vuole spioni attorno. A questi ultimi vorrei chiedere se è meglio uno spione o un incendio a casa loro.


Incendi in Sardegna - www.unionesarda.it
Incendi in Sardegna, Sulcis - www.unionesarda.it
Tagli degli stipendi e niente indennità agli amministratori locali, provinciali, regionali, statali, di governo e ministeriali. Il risparmio sarebbe enorme e con quei soldi si potrebbero assumere tanti disoccupati a lavorare su tutto il territorio nazionale. E’ di questi giorni la polemica sull’indennità contrattuale per dei consiglieri provinciali che si sono pure offesi e pubblicamente hanno rettificato l’importo di tale premialità: trattasi di 228mila euro contro i 615mila che qualcuno aveva erroneamente segnalato. Un po’ di conti. 228mila diviso 9 dirigenti fanno più di 25mila euro a testa. Con quei soldi potevano pagare lo stipendio annuale di 9 vigili del fuoco. I dirigenti in questione lo stipendio lo percepiscono già, e forse è più grasso di 25mila euro.
Polemiche antipolitiche? No, trattasi di semplici conti, pallottoliere alla mano. Si tratta di gestire l’emergenza in tempi di magra. In tempi grassi, ben vengano soldi in più per tutti. Ora ci sono altre preoccupazioni piuttosto che le loro offese maestà.


Incendi in Sardegna - www.youreporter.it
Incendi in Sardegna, Oristano - www.youreporter.it
L’educazione ambientale. Si fa a scuola? Sì e no. Spesso con progetti che servono soltanto a far avere quattro soldi in più ai docenti implicati e spesso impreparati. (Sui progetti ci sarebbe troppo da dire, meglio scivolare via). Dovrebbe essere la Regione a produrre l’Educazione ambientale con corsi, conferenze, attività destinate alla popolazione tutta, non solo quella scolastica.
Difficile da attuare. Qualsiasi cosa l’apparato statale produca negli ultimi anni, è sempre finalizzato al bene di alcuni che nei propri titoli hanno amicizie o parentele politiche, e abbiamo già fin troppi “progetti” inutili e sconosciuti pagati cifre esorbitanti, quando basterebbe poco a riunire la gente del paese per una conferenza sulla devastazione degli incendi.


Incendi in Sardegna - www.liquida.it
Incendi in Sardegna - www.liquida.it
Riempire i bacini artificiali. Avere più punti di raccolta d’acqua per gli Elitank sarebbe una buona cosa, evitando di fargli fare più strada per il rifornimento. Vicino a noi c’è il bacino di Bunnari, un tempo sito di un bel laghetto artificiale che attirava i pescatori della domenica e le famiglie per un picnic. Da anni è in secca, e le piogge di questo anno, se dirottate, lo avrebbero riempito tre volte. Perché lasciarlo vuoto? Qualcuno parla di lobby, di interessi economici che ostacolano il reinvaso del bacino.


Incendi in Sardegna - www.scienzaesalute.blogosfere.it
Incendi in Sardegna - www.scienzaesalute.blogosfere.it
Sicuramente altri avrebbero altre idee, altre soluzioni a questa tragedia senza fine. Non occorre aspettare il culmine dell’estate per mettere rattoppi. La Terra è la Nostra Terra. La Natura è l’ambiente in cui viviamo e di cui ci nutriamo, sia in una casa sperduta o in una città. Fare terra bruciata attorno a noi non serve a nessuno, né a chi produce né a chi consuma. L’odio, la viltà, l’invidia, la speculazione e l’incuranza e l’indifferenza, alla base de
gli incendi, non hanno mai portato del bene, nemmeno a chi le pratica.


Incendi in Sardegna - www.buongiornoalghero.it
Incendi in Sardegna - www.buongiornoalghero.it
La Natura ogni volta si riprende, rinascono le piante e tutti gli animali. Ma non proprio tutti, non sempre. Ogni anno di meno, ogni anno rischiano di scomparire per sempre specie animali e vegetali di cui poi, in futuro, ne piangeremo la perdita.