lunedì 27 marzo 2017
L'importuno
Tre anni fa ho sospeso il blog per ragioni molto personali e da quella volta sono successi molti fatti, alcuni da ricordare con piacere, altri, come una spina nel fianco. Uno dei fastidi è senz’altro il gattone rosso e bianco immortalato nelle immagini, apparso per la prima volta proprio tre anni fa. Non si sa se sia accasato nei dintorni, ma la stazza fa pensare che abbia disponibilità di cibo quotidianamente. Il suo problema è l’aggressività, a differenza dei gatti che vivono nel nostro terreno, i quali convivono pacificamente eccetto quanche breve scaramuccia, utile a mantenere il proprio posto nella gerarchia. Stanca di chiamarlo “il gatto rosso” gli ho dato nome Ruggero.
A volte se ne sta tranquillo sotto i corbezzoli, tanto pare aver capito che le risse non sono ammesse nel nostro territorio. Invece basta un nonnulla per accendere la miccia, come, per esempio, il passaggio di Cino. Scoppia la rissa, io prendo la scopa, finché, mollata la presa, scappa via come una saetta. Mi chiedo se Ruggero si senta un gatto Alfa, ma qua ce n’è già uno, Gustavo, e quando si scontrano, le ferite d’ambo le parti non si contano. Oppure se sia gelosia nei confronti dei gatti che vivono da noi perché hanno cucce e croccantini, e la sua aggressività sia conseguenza delle bastonate prese dai suoi padroni.
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